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lunedì 17 aprile 2017

IL NOME DELLA ROSA


"Il nome della rosa" è un romanzo storico di Umberto Eco. Nel Medioevo due monaci, Guglielmo e Adso, si ritrovano a indagare sugli omicidi avvenuti in un'abbazia italiana. Un mistero chiuso all'interno di una biblioteca impenetrabile, un Abate un po' particolare e attaccato al prestigio dell'abbazia e i bisogni carnali di alcuni monaci saranno solo alcuni dei loro ostacoli. In tutto questo, si tengono discorsi sul riso, sull'eredità e un incontro tra delegazioni per gli interessi del papa. Questo libro è molto lungo e ogni giorno è a sua volta diviso in ore. Il linguaggio, non molto scorrevole e con un lessico molto ricercato, comprende delle massime in latino. Un romanzo storico pieno di mistero e di intrighi. Consigliato a tutti coloro che amano i misteri e sono interessati alla vita nelle abbazie, meglio se con un bagaglio di letture e di conoscenze abbastanza ampio.

Dalla quarta di copertina:

"Giunto alla fine della mia vita di peccatore, mentre canuto senesco come il mondo, nell'attesa di perdermi nell' abisso senza fondo della divinità silenziosa e deserta, partecipando della luce inconsapevole delle intelligenze angeliche, trattenuto ormai col mio corpo greve e malato in questa cella del caro monastero di Melk, mi accingo a  lasciare su questo vello testimonianza degli eventi mirabili e tremendi a cui in gioventù mi accadde di assistere, ripetendo quanto vidi e udii, senza azzardarmi a trarne un disegno, come a lasciare a coloro che verranno (se l'Anticristo non li precederà) segni di segni, perché su di essi si eserciti la preghiera della decifrazione."

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