Percy é un
ragazzo dislessico, iperattivo e con un deficit dell'attenzione che gli
procurano un sacco di guai, per questo cambia ogni anno scuola e vede la madre
Sally e il patrigno Gabe solo d'estate. Tutto sembra andare relativamente bene
quando la sua professoressa di matematica si trasforma in una Furia, scopre che
il suo migliore amico Grover é un satiro e sua madre scompare durante una
battaglia con il Minotauro. Il ragazzo scoprirà così le sue vere origini: suo
padre é Poseidone, il dio del mare, e tutti i personaggi dei miti greci sono
reali. Giunto al Campo Mezzosangue, un campo estivo per semidei, incontrerà
altri ragazzi come lui: Luke, figlio di Ermes, Clarisse, figlia di Ares, e
Annabeth, figlia di Atena. Un giorno gli viene assegnata un'impresa: scendere
nell'Ade, prendere la Folgore di Zeus e riportarla sull'Olimpo prima del
solstizio d'estate per evitare una sanguinosa guerra tra dei. Percy parte con
Grover e Annabeth per questo viaggio che sarà pieno di incontri divini,
battaglie contro mostri e colpi di scena. Una profezia accompagnerà il
protagonista in questo lungo viaggio: "Andrai
a Occidente e affronterai il dio che ha voltato le spalle. Troverai ciò che é
stato rubato e lo vedrai restituito. Sarai tradito da qualcuno che ti chiama
amico. E alla fine non riuscirai a salvare ciò che più conta."
Riuscirà il nostro eroe in erba a compiere la sua missione prima che sia troppo
tardi? "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo-Il ladro di fulmini" é il
primo capitolo dell'omonima saga di Rick Riordan che vede protagonisti i figli
degli dei greci e i mostri della mitologia greca. Nonostante sia abbastanza
lungo, il libro é molto scorrevole grazie al linguaggio colloquiale e il ritmo
incalzante che ti tiene con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. Consigliatissimo
a tutti gli adolescenti e agli amanti della storia classica. Questo libro mi é
piaciuto moltissimo perché, nonostante sia la seconda volta che lo leggo, mi ha
catturato fino alla fine con la sua trama e con la scelta di "spolverare"
un tema come l'Antica Grecia per presentarlo in maniera alternativa alle nuove
generazioni.
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