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lunedì 4 giugno 2018

MARINA di Carlos Ruiz Zafón


Barcellona, anni Settanta: Óscar è un quindicenne senza famiglia che studia in un collegio religioso. La sua vita monotona cambia quando conosce Marina e suo padre Germán. Tra i due ragazzi nasce una profonda amicizia e iniziano ad indagare su un fatto curioso: l'ultima domenica di ogni mese, una dama vestita di nero fa visita ad una tomba anonima con incisa una farfalla nera con le ali spiegate. Quello che inizia come una curiosità si rivela un mistero mai svelato che vede come protagonisti Michail Kolvenik, la sua azienda, i suoi "esperimenti" e sua moglie. Kolvenik, infatti, era pazzo e voleva "ricostruire" tutto ciò che la natura aveva creato male: deformazioni, siamesi e molto altro. Piano piano la verità viene a galla e si scopre l'orrore della sua follia malata. Nel frattempo, Óscar scopre che Germán è malato e che Marina si prende cura di lui. Cosa accadrà nel corso delle indagini? É tutto come sembra? "Marina" è un romanzo di Carlos Ruiz Zafón. Diviso in capitoli di media lunghezza, racconta una storia cruda, romantica e di formazione con un linguaggio colloquiale, scorrevole e travolgente. Consigliato ai fan dei romanzi di Zafón e agli amanti delle storie piene di colpi di scena.

Dalla quarta di copertina:

Non sapevo ancora che, prima o poi, l'oceano del tempo ci restituisce i ricordi che vi seppelliamo. Quindici anni più tardi, mi è tornato alla mente quel giorno. Ho visto quel ragazzo girovagare nella bruma della stazione Francia e il nome di Marina si è infiammato di nuovo come una ferita aperta. Tutti custodiamo un segreto chiuso a chiave nella soffitta dell'anima. Questo è il mio.

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